femministe, le lesbiche
di Parigi e di Bologna
SABATO 14 GIUGNO, dalle ore 20
Venezia)
CAMMINIAMO INSIEME LA NOTTE
La paura alimentata della notte fa ombra alle violenze del giorno: NO,
le violenze non hanno orario e sono ovunque: nelle case, per strada, al
lavoro…
Quando usciamo di notte siamo considerate a disposizione degli
uomini. Lo spazio pubblico (metro-autobus, parchi, bar, strade) cosiddetto
neutro, è ricoperto di immagini di donne «accessibili», che banalizzano una
cultura dello stupro.
autonome
e responsabili!
e quello privato della famiglia.
Manifesteremo contro la paura e il senso di colpa inculcato dalla
cultura e dall’educazione.
Manifesteremo per denunciare le violenze, gli
stupri e gli assassini e per ricordare che le aggressioni maschili sono la prima
causa di morte e di invalidità permanente per le donne di tutto il mondo.
conosce classe, né etnia, né cultura, né religione, né appartenenza politica, in
Italia come altrove.
pubblico e politico a fini razzisti e di controllo sociale, in nome della
sicurezza delle città (videosorveglianza, controlli polizieschi per il solo
colore della pelle, retate, reato di adescamento…). Denunciamo la repressione
poliziesca e le leggi di esclusione che rendono le donne precarie ancora più
vulnerabili alle violenze maschili.
Ci riprendiamo lo spazio pubblico
attraverso una pratica collettiva e autodeterminata, senza bandiere né
partiti.
amano, affermano la loro esistenza, si riappropriano degli spazi, sfuggono al
controllo degli uomini.
Siamo forti, fiere, siamo solidali e arrabbiate.
Prendiamoci la strada e la parola per affermare come ragazze, donne, lesbiche e
femministe, la libertà di decidere per noi ovunque e sempre!
Tessere- rete delle donne di Bari
0re 20, presso lo spazio antistante il Fortino Sant’Antonio, in Via Venezia la
manifestazione
Camminiamo insieme la notte
di associazioni di donne presenti sul territorio, “Centro di documentazione e
cultura delle donne di Bari”, “Lottononsoloamarzo”, “Aracne”, Desiderandae,
Lilith 194, Arcilesbica.
Abbiamo scelto per la nostra prima iniziativa di
gemellarci simbolicamente con un’altra rete: nello stesso giorno, infatti, a
Parigi e a Bologna si terranno presidi e manifestazioni di donne, femministe e
lesbiche, con la volontà di occupare gli spazi delle città proprio nelle ore in
cui la paura e l’insicurezza di molte donne sono più acute.
Quando
camminiamo di notte siamo abituate a guardarci alle spalle, ad affrettare il
passo, a progettare strategie di fuga, ma la paura della notte rischia di fare
ombra alle violenza del giorno: lo sterminio delle donne non conosce orari, né
confini geografici, né connotazioni etniche, ed è ancora la prima causa di morte
e di invalidità permanente per le donne in tutto il mondo.
Nella maggior
parte dei casi l’assassino, il violentatore non hanno bisogno di forzare la
porta di casa, hanno le chiavi. La violenza domestica, come quella
extradomestica per noi vanno lette come una questione politica improrogabile,
su cui intendiamo esprimere le nostre voci, con forza ed
autorevolezza.
Rifiutiamo la strumentalizzazione di queste violenze da parte
del potere pubblico e politico a fini razzisti e di controllo sociale, in nome
della sicurezza delle città (videosorveglianza, controlli polizieschi per il
solo colore della pelle, retate, reato di adescamento…).
Quello che ci
interessa è promuovere un’analisi trasversale sulla connessione tra tutte le
forme di discriminazione e di violenza sulle donne e sulle lesbiche, spostando l
‘attenzione, il dibattito e la scelta di strumenti di contrasto verso il sistema
di fondo che le favorisce ed alimenta. Quello stesso sistema per cui vengono
rappresentati in modo strumentalmente diverso le violenze contro le donne
commesse da uomini di altre etnie piuttosto che dai “buoni padri di famiglia”.
Quello stesso sistema che ci preferisce “vittime da tutelare” piuttosto che
cittadine da rispettare.
Vogliamo ricordare a tutte/i che il primo regalo
alle donne del nuovo governo Berlusconi è stato il taglio ai già esigui
finanziamenti ai Centri Antiviolenza e di sostegno alle donne, i cui fondi
verranno utilizzati per coprire le mancate entrate dell’ICI.
Per tutto
questo, prendiamo parola, e prendiamo la strada, collettivamente, insieme a
tutte quelle/i che vorranno unirsi a noi.
Tessere-rete delle donne di Bari
Bari, 10 giugno
2008 per adesioni:
tesserebari@libero.it