Corteo contro la violenza sulle donne Le organizzatrici: siamo più di 50mila

da il messagero.it
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ROMA (22 novembre) – "Indecorose e libere contro la violenza maschile". Con questo striscione si è aperta la manifestazione a Roma in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne che si celebrerà il 25 novembre. «Siamo più di 50 mila», hanno detto le organizzatrici che ieri avevano preannunciato di puntare a quota 150mila, come la partecipazione registrata alla manifestazione dell’anno scorso.

La manifestazione, organizzata dalla Rete
nazionale di femministe e lesbiche, è partita da piazza della Repubblica, attraversando via Cavour, via dei Fori Imperiali e via delle Botteghe Oscure, per poi arrivare a piazza Navona.

Le manifestanti suddivise in spezzoni: femministe, lesbiche e centri antiviolenza, mentre in coda spazio anche per gli uomini, la cui presenza fu fortemente contestata da alcune manifestanti nel corso della mobilitazione nazionale che si svolse il 27 novembre dello scorso anno. Nel corteo anche un furgone con una piovra gigante con dei tentacoli che riportavano scritte sulla rivendicazione dei diritti delle femministe. A piazza Navona, alcune manifestanti hanno parlato ai microfoni prima di improvvisare un concerto.

La protesta. Sono scese in piazza anche per protestare contro il ddl sulla prostituzione promosso dal ministro Carfagna e il progetto di scuola del ministro Gelmini. Nel corteo c’è anche un gruppo di studentesse universitarie, da mesi mobilitate contro i tagli alla ricerca.

Tra gli striscioni: "Cenerentola, Biancaneve, Barbablù c’erano una volta…e adesso non lo vogliamo più", quello appeso al collo di una donna "Sono stata vittima di un padre pedofilo rimasto impunito" e quello con la scritta "La violenza sulle donne ha molte facce" che sotto riportava i volti del Premier, del Papa e di alcuni ministri del Governo.

Da tutta Italia. «Siamo comunque soddisfatte nel vedere donne che da tutta Italia sono arrivate in piazza a Roma attraverso il passaparola – ha commentato Monica, della rete nazionale dell’assemblea romana di femministe e lesbiche – il nostro è un movimento che si inserisce nella protesta trasversale di questo paese e appoggia le contestazioni alla riforma Gelmini, che danneggia soprattutto le donne».

Dati sulla violenza contro le donne. La violenza perpetrata dagli uomini contro le donne rimane una delle prima cause di mortalità femminile sotto i 50 anni. Ogni tre giorni in Italia una donna muore per le violenze subite da un uomo secondo uno studio della Casa Internazionale delle Donne di Roma e di Bologna, che ha diffuso le statistiche durante la manifestazione. In particolare, nel 2007, sono 126 le donne uccise a causa delle violenze perpetrate dagli uomini. Tra questi, 44 sono i mariti, 11 i fidanzati o i conviventi, nove gli ex mariti e gli ex fidanzati, 10 i figli e 14 gli sconosciuti.

Ieri sulle scalinate del Campidoglio performance-lampo una decina di donne di varie associazioni di femministe e lesbiche: vestite con un abito bianco che ricordava quello matrimoniale, con tanto di velo, mostravano false ecchimosi, cerotti e sangue dipinto sul volto.

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