Le femministe sfilano contro i ministri in rosa

da ilgiornale.it

E stavolta gli obiettivi sono ben evidenti: Mara Carfagna, Pari
opportunità, («Criminalizza le prostitute e impone regole di condotta
per tutte; invece siamo tutte indecorosamente libere» dicono loro) e
Mariastella Gelmini (nella foto), Istruzione, («il suo progetto di
scuola è autoritario e razzista» dicono sempre loro). Sabato 22,
quindi, ce ne sarà per tutti, gusti e generi. La Rete nazionale di
femministe e lesbiche scende in piazza a Roma in occasione della
Giornata mondiale contro la violenza sulle donne e ne approfitta per
contestare in primo luogo le donne stesse. Curioso.
Solo un camion
seguirà il corteo lungo le vie del centro e faciliterà la diffusione di
liberi interventi. «La violenza fa parte delle nostre vite quotidiane –
dicono le donne della Rete -, si esprime attraverso la negazione dei
nostri diritti e la violazione dei nostri corpi. Torneremo in piazza
perché i governi cambiano ma le politiche restano uguali e, al giorno
d’oggi, peggiorano». Tutti nel mirino allora. Intanto l’Udi (Unione
donne italiane) prepara una marcia da Niscemi a Brescia: si parte il
25, si conclude tra un anno. Anche qui: astenersi politici, please.

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