*Antirazzismo antifascismo e antisessismo*: urgenza di sintetizzare discorsi e
costruire pratiche antifasciste ed antirazziste a partire dai nostri contenuti
forti dell’antisessismo, (distanti dal machismo di varie pratiche
dell’antifascismo militante) anche di fronte ad un livello di attaccoscontro
che si è evidentemente innalzato e che non può esimerci dal ragionare ancora e
di nuovo sull’autodifesa delle singole e degi spazi, sulla solidarietà, sulla
gestione e le modalità di piazza…
>> Qui l’esposizione (Video) del gruppo che si è occupato di questi temi!!
Ecco la sintesi:
Sintesi della discussione tenuta il
14/06/08 a Bologna
ANTIRAZZISMO- ANTI FASCISMO- ANTISESSISMO
I diversi interventi hanno affrontato temi
vari e riflettevano complessivamente la vastità dell’oggetto della discussione.
Per comodità di esposizione, i diversi
punti proposti sono stati divisi in una prima parte di analisi del nostro
presente ed in una seconda parte di proposte di azione comune.
Analisi
Alcuni interventi hanno individuato fonti
specifiche di discriminazione di stampo sessista, razzista e fascista
–
Politiche familiste – famiglia
–
Leggi sull’immigrazione
–
Precarietà del lavoro
Ed hanno quindi denunciato le
responsabilità di queste politiche come cause del presente progressivo
incremento del
–
razzismo diffuso tra la gente, nei media
es. criminalizzazione dell’immigrazione
–
fascismo nella politica istituzionale
es. schedatura
dei rom
Alcuni interventi hanno riflettuto sul
rapporto tra la violenza sessista, razzista, e fascista e l’autodifesa.
L’autodifesa è stata intesa nei diversi interventi o in relazione alla violenza
maschile o come pratica militante in particolare nel contesto
dell’anti-fascismo. Complessivamente sono emerse le seguenti indicazioni:
–
l’autodifesa praticata dalle donne e dalle
lesbiche contro la violenza è uno strumento di autodeterminazione
–
l’autodifesa è uno strumento per opporci al
sessismo, al razzismo ed al fascismo, in quanto politiche antagoniste alla
nostra autodeterminazione
–
l’aumento delle aggressioni organizzate di
gruppi di fascisti pone la questione su come organizzare la nostra autodifesa
–
l’organizzazione della nostra auto-difesa
contro la violenza respinge i condizionamenti delle forme di organizzazione
della politica mista
Alcuni interventi hanno affrontato specificamente
i temi dell’immigrazione e del razzismo che condiziona le politiche di
accoglienza in particolare per quanto riguarda le donne migranti.
•
Intrecci di razza e genere nel determinare
la divisione sessuale del lavoro, es. badanti
•
il nesso tra precarietà e permesso di
soggiorno (“puoi restare finché servi”) condiziona la ricattabilità di tutte
noi nel mercato del lavoro in generale
•
“lo straniero cattivo da espellere” delle
rappresentazioni mediatiche è maschio, mentre le donne straniere possono
essere immediatamente integrate nel
mercato del lavoro di cura
É stata indicata la reciprocità tra le
condizioni di migranti e native, per un riconoscimento reciproco attraverso
cui perseguire insieme la nostra comune
auto-determinazione.
–
La scarsa partecipazione delle donne
migranti negli ambiti del nostro movimento è vista come una carenza indicativa
di una difficoltà di relazione (“ci aspettiamo che debbano essere loro a venire
da noi”)
–
il superamento di queste difficoltà è
necessario per noi per promuovere una politica anti-sessista, anti-razzista ed
anti-fascista più efficace
–
le relazioni con le donne migranti devono
affrontare diversità di condizioni materiali di vita, linguaggi, vissuti,
oppressioni e di bisogni.
–
Non ci rivolgiamo alle donne migranti per
solidarietà con le “loro” istanze, ma crediamo di avere istanze comuni che ci
riguardano tutte direttamente
Alcuni interventi hanno infine denunciato
la repressione che ha colpito alcuni dei
gruppi presenti in seguito ad azioni anti-sessiste, anti-fasciste ed
anti-razziste (es. contro l’obiezione di coscienza in tema di aborto, contro
gli attacchi ai nomadi, contro lo stupro) facendo riferimento a
–
repressione poliziesca
–
repressione penale
PROPOSTE DI AZIONE COMUNE
Alcuni interventi hanno ipotizzato la
costruzione del 25 novembre 2008 relativamente ad aspetti diversi
•
fare una manifestazione nazionale nel sud
italia
•
intensificare le relazioni con le donne
migranti per farle convergere su quella data
•
interrogarci sulle motivazioni del
separatismo della manifestazione del 25/11/07 per capire se questa scelta può
essere riprodotta o meno, e su che basi.
Alcuni interventi hanno ipotizzato
appuntamenti a più breve termine anche
di carattere locale, ed hanno proposto l’apertura alla rete nazionale di questi
appuntamenti
•
5/7/08 a Bologna, manifestazione
provinciale promossa dalle donne del coordinamento migranti intervenute nella
discussione, come momento per creare occasioni
di relazione con le donne migranti.
•
28/6/08 a Bologna, Pride nazionale
•
settembre a Roma, dibattito sul pacchetto
sicurezza
Alcuni
interventi hanno inoltre indicato alcune pratiche di azione quotidiana per
meglio contrastare la violenza sessita, razzista e fascista:
Riconoscimento tra donne come
riconoscimento del posizionamento di ciascuna
Approfondire la riflessione sulle
difficoltà nel condividere le diverse lotte
Andare nei quartieri
Costruzioni di reti locali con donne
migranti
ANTIRAZZISMO- ANTI FASCISMO- ANTISESSISMO
–
Politiche familiste – famiglia
Leggi
sull’immigrazione
Precarietà del lavoro
Si traducono in un incremento
–
razzismo diffuso
–
fascismo nella politica istituzionale
es. schedatura
dei rom
–
autodifesa contro la violenza
affrontare l’aumento
delle aggressioni fasciste senza il machismo nel misto
–
relazioni con le donne migranti
affrontare
diversità di condizioni materiali di vita, linguaggi, vissuti, oppressioni e di
bisogni
non facciamo per solidarietà ma perché si
tratta di questioni che riguardano tutte: divisione sessuale del lavoro,
precarizzazione
lavoro di cura: intrecci di razza e genere,
es. badanti (lo straniero cattivo come maschio perché le donne servono per il
lavoro di cura)
–
repressione penale
PROPOSTE OPERATIVE:
costruzione del 25 novembre (sud con le
donne migranti)
appunti intermedi (5/7 bologna coord
migranti) per creare occasioni di
relazione con le donne migranti.
Riconoscimento tra donne come
riconoscimento del posizionamento di ciascuna
Approfondire la riflessione sulle
difficoltà nel condividere le diverse lotte
Andare nei quartieri
Costruzioni di reti locali con donne
migranti
autodifesa delle singole? che frase strana. Può essere solo collettiva, delle donne e delle lesbiche, il più ampio possibile, questa sarebbe una rivoluzione. insieme si è una forza, da singola ci si para solo il culo proprio. che va bene, ma non è abbastanza.
riflessioni an passant