BOLOGNA

ORE 15_PIAZZA XX SETTEMBRE

ORE 15_ATLANTIDE (PORTA S.STEFANO)

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SABATO 8 MARZO 2008 ore 15.00 a Bologna PRESIDIO ITINERANTE.
PARTIAMO da Atlantide (Porta S.Stefano)

TRA LA FESTA,  IL RITO E IL SILENZIO, NOI SCEGLIAMO LA LOTTA!!!
L’AUTODETERMINAZIONE DELLE DONNE E DELLE LESBICHE E’ MINATA DA CONTINUI
ATTACCHI AL NOSTRO CORPO E ALLE NOSTRE SCELTE.

Denunciamo la violenza maschile sulle donne e sulle lesbiche come questione
politica contro la nostra libertà: la violenza maschile pur esprimendosi in
diverse forme è agita sempre dallo stesso genere come strumento sessuato di
controllo sistematico e strategico finalizzato ad impedire alle donne di
uscire dai ruoli a loro assegnati dalla cultura patriarcale.
Denunciamo il “terrorismo sessuale-culturale”  agito dai media, dalla
religione, dal diritto/leggi, dal sistema educativo,  che legittimano e
riproducono la cultura dello stupro. E’ per questo che insieme ai numeri
ufficiali di denuncia chiamiamo la strage di omicidi o repressioni nei
confronti delle donne femminicidio: donne uccise perché donne, uccise perché
esistono nella loro identità di donne.
Denunciamo la lesbofobia, un’ulteriore faccia della violenza. Attraverso
leggi, religioni, tradizioni e pregiudizi l’eteronormatività pretende ancora
di imporre alle donne un unico destino: quello di mogli e madri prolifiche
all’interno della famiglia patriarcale, dove la donna non può e non deve
avere una esistenza e una sessualità autonome.
Denunciamo il tentativo di orientare la paura della violenza in maniera
strumentale contro i “diversi”, gli immigrati, cercando di farci dimenticare
che la maggior parte delle violenze avvengono tra le mura domestiche. Lo
stupratore non è un “mostro”, un deviante, un malato, ma è un uomo
qualunque, di tutte le etnie, di qualunque classe sociale e culturale. L’
unico tratto comune fra tutti: il genere maschile. Riconosciamo nella
famiglia l’ambito privilegiato dell’esercizio del potere e della violenza
maschile sulle donne e sulle lesbiche , con il beneplacito delle istituzioni
che riconoscono la famiglia e non la donna come soggetto di diritti.
Denunciamo la repressione palese delle forze dell’ordine.La repressione non
è una fatalità. Ricordiamo che sabato 1 marzo 2008 tre compagne di "Quelle
che non ci stanno" sono state trattenute in questura tre ore e denunciate
dalla polizia mentre volantinavano per promuovere un presidio in solidarietà
ad una donna che denunciò nel settembre del 2006 colui che aveva cercato di
stuprarla.
Denunciamo l’arroganza, la prepotenza e la derisione tenuta dagli agenti di
polizia che attaccano con palesi intimidazioni all’attività politica delle
donne e delle lesbiche che lavorano contro la violenza maschile.

NON CONTATE SUL NOSTRO SILENZIO, MA SOLO SULLA NOSTRA RABBIA:
VALORIZZIAMO LA SOLIDARIETA’ COME PRATICA TRA FEMMINISTE E LESBICHE
PRESTANDO SEMPRE E OVUNQUE ATTENZIONE A NOI STESSE E ALLE ALTRE.
RIPRENDIAMOCI GLI SPAZI, CON L’AZIONE E CON LA PAROLA, PER RENDERE VISIBILE
E DENUNCIARE OGNI FORMA DI VIOLENZA MASCHILE, PER IL CONFRONTO E LA
SOCIALITA’ DI TUTTE.
CREIAMO PERCORSI DI AUTODIFESA PER IL RICONOSCIMENTO DELLA NOSTRA FORZA
INDIVIDUALE E COLLETTIVA.
AGIAMO PRATICHE DI CONTROINFORMAZIONE E DECOSTRUZIONE DEGLI STEREOTIPI
VEICOLATI DALL’IMMAGINARIO MASCHILE.

Coordinamento > Quelle che non ci stanno – Bologna

scarica qui il volantino_bologna.doc

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TRA LA FESTA, IL RITO E IL SILENZIO NOI SCEGLIAMO LA LOTTA!!!

Più che mai un 8 marzo di lotta, ancora in piazza a manifestare la libertà e l’autodeterminazione di donne e lesbiche.

La Rete delle donne di Bologna vi invita a partecipare al corteo di sabato 8 marzo e alle iniziative che seguiranno in Piazza Maggiore.


Appuntamento alle ore 15.00 in Piazza XX Settembre.

Sui nostri corpi e sulle nostre vite decidiamo noi!

Contro la violenza maschile, che si esprime anche negli attacchi alla legge 194 e nella volontà politica di controllo sui corpi delle donne

Contro la precarietà dei diritti che ci rende più povere e più ricattabili.

Contro un concetto di famiglia patriarcale presentata come opzione primaria, giusta, unica e naturale, negando l’esistenza di altre forme di desiderio e sessualità fuori dalla norma eterosessuale.

Contro gli integralisti di tutte le religioni, tutti uguali nel togliere alle donne la loro libertà di scegliere.

Chiediamo il potenziamento dei consultori come servizi pubblici, laici e gratuiti, rispettosi delle scelte delle donne; campagne di informazione su contraccezione, prevenzione e salute; educazione sessuale nelle scuole; accessibilità economica e facile reperibilità di tutti i contraccettivi, compresa la pillola del giorno dopo; possibilità di ricorrere a tecniche non chirurgiche e meno invasive di aborto come la Ru486; provvedimenti volti a garantire la presenza costante di medici non obiettori in qualsiasi struttura che pratica l’interruzione volontaria di gravidanza.

NO AGLI SCAMBI POLITICI SUL CORPO DELLE DONNE!!!!

Rete delle donne di Bologna

www.retedelledonnedibologna.blogspot.com

 

Sabato 8 Marzo 2008

Ore 15 – Manifestazione

piazza XX Settembre

Bologna


Rete delle donne di Bologna


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