…sull’assemblea nazionale del 24 febbraio

Ciao a tutte,
ci siamo riunite e abbiamo discusso
anche dell’assemblea plenaria del 24 febbraio domandandoci come riuscire
a gestirla collettivamente e con modalità che aprano maggiormente alla
costruzione di un nostro discorso politico indipendente e di una nostra
pratica collettiva di lotta, che tanto faticosamente stiamo portando
avanti. Il 23 e il 24 sono uno dei momenti e non l’unico o ultimo di
questo percorso. *

*Proponiamo che l’assemblea del 24 venga gestita da un gruppo che si
formi a partire dai tavoli ovvero che due partecipanti per
ciascun tavolo (possibilmente non quelle che lo hanno introdotto)
formino tutte insieme il gruppo di gestione dell’assemblea plenaria. Per
economicità e facilità potrebbero essere le stesse che faranno le
relazioni sulle discussioni dei diversi tavoli. *

*Pensiamo che un primo momento dell’assemblea possa essere il racconto
del lavoro fatto in ogni tavolo con un intervento per un tempo di 20
minuti.*

*Dopo le relazioni di tutti i tavoli, che dovrebbero tracciare
un’immagine articolata della violenza contro le donne e suggerire quel
filo rosso di ragionamento e pratica di resistenza collettiva,
inizierebbero gli interventi.*

*Memori dell’esperienza del 12 gennaio crediamo importante che, per
facilitare la restituzione della complessità e coralità degli
interventi, il gruppo di gestione cerchi di coordinare tempi e
successione degli interventi: l’invito potrebbe essere quello di
esprimersi il più possibile in interventi unici per quelle realtà che
sono già strutturate nazionalmente ed hanno delle linee
politiche omogenee da riportare alle altre congiuntamente, almeno in una
fase iniziale di discussione. Questo affinchè ci sia una dinamica il più
possibile rappresentativa sia dei diversi territori sia dei diversi
gruppi nei territori. Richiamiamo quindi ad un senso di responsabilità
verso l’assemblea da parte di tutte quelle realtà che sono più o meno
interne a partiti, sindacati o movimenti politici strutturati
nazionalmente.  *

*Con tali criteri il gruppo di gestione dell’assemblea potrebbe dunque
organizzare gli interventi e per farlo è importante che chi chiede di
prendere la parola indichi sempre sia la città che il gruppo di
riferimento. In questo modo riusciremo a dare spazio e tempo alle tante
(speriamo) donne singole che parteciperanno alla due giorni e che
potranno condividere con noi la richezza delle loro esperienze.*

*
attendendo di sommuoverci presto insieme…nemmeno un passo indietro!
assemblea romana*

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